10 consigli per scrivere oggetti efficaci e aumentare apertura delle emailIn un mio recente intervento riguardante l’email marketing, è emerso ancora una volta che uno dei principali problemi è quello di motivare i destinatari ad aprire l’email. Nonostante l’email sia uno strumento diffuso a tutti i livelli – praticamente ognuno di noi ha almeno un indirizzo email – molte aziende continuano a non prestare attenzione e cura all’oggetto dell’email, il quale, assieme al mittente, è la parte più importante di un messaggio e ne determina o meno l’apertura.

Ancora oggi infatti mi capita di ricevere newsletter con oggetti generici e sempre uguali come “Newsletter nr. 1 – aprile 2017”, che di certo non stimola curiosità o invita all’apertura.
Un buon oggetto deve invece:

  • anticipare il contenuto dell’email, far “pregustare” le notizie che troveremo al suo interno;
  • incuriosire e stimolare l’apertura, anticipando i benefici che si troveranno nel contenuto dell’email.

Ecco 10 consigli per aiutarti a scrivere oggetti efficaci

1 – Una pratica che spesso funzione è quella di mettere in evidenza un beneficio rilevante per il destinatario. Ricordiamo l’espressione inglese “What’s in it for me?”: tutti noi quando riceviamo un messaggio ci domandiamo “Cosa c’è di importante per me?

2 – Occorre essere precisi e corretti. L’oggetto deve informare, nel modo più sintetico e chiaro possibile, cosa si trova dentro il messaggio. Un oggetto invitante, ma equivoco o ingannevole potrà darci un alto tasso di apertura una sola volta, compromettendo sia i futuri invii, sia soprattutto il rapporto di fiducia con l’azienda.

3 – Breve è meglio. Le statistiche sottolineano che sono più efficaci gli oggetti brevi: 4 o 5 parole al massimo. In ogni caso si consiglia di non superare i 50 caratteri, perché è quanto mostrano la maggior parte dei client di posta elettronica nel riquadro di anteprima. Se poi consideri che quasi la metà delle persone legge la propria email da device mobili come smartphone e tablet, che visualizzano un numero di caratteri inferiore, comprendi come la brevità sia un fattore fondamentale.

4 – Le parole più importanti all’inizio. Studi di eye-tracking mostrano che lo sguardo si concentra a sinistra, sulle prima parole della riga e non sempre scorre fino alla fine. È fondamentale quindi comunicare l’informazione più importante sin dall’inizio, scegliendo accuratamente le prime parole.

5 – Domande o inviti all’azione. In alcune occasioni può essere utile utilizzare delle domande (anche retoriche) o inviti all’azione per stimolare l’apertura dell’email. Ad esempio: un’email con questo testo potrebbe avere come oggetto: “Come scrivere oggetti efficaci per le tue email?”, oppure “Aumenta l’efficacia degli oggetti delle tue email!”.

6 – Usare i numeri. Alle persone piacciono i numeri e gli elenchi numerati perché riassumono il contenuto, anticipano quello che si troverà nell’email, danno un senso di compiutezza e specificità. Pertanto un numero nell’oggetto può catturare più facilmente l’attenzione.

7 – Usare un linguaggio adatto ai lettori. In generale nelle email e nel web si cerca di usare un linguaggio familiare e adatto al lettore. In alcuni casi, quando i tuoi destinatari sono degli esperti di un certo settore, puoi usare dei termini tecnici e relativi acronimi nell’oggetto dell’email. In questo modo rendi il messaggio più autorevole grazie all’uso di una terminologia da “addetto ai lavori”.

8 – Attenzione ai filtri antispam. Per evitare che il tuo messaggio sia classificato come spam, evita di scrivere l’oggetto dell’email tutto in maiuscolo: sul web significa urlare ed è indice di maleducazione (inoltre un testo tutto maiuscolo è più difficile da leggere). Non usare parole con le lettere spaziate (ad esempio: M A R K E T I N G), così come i segni di punteggiatura in modo eccessivo (ad esempio i punti esclamativi ripetuti !!!!!). Infine evita parole come “gratis”, “free”, “urgente!”, “hai vinto”, “superpromo”, “offerta”.

9 – Sei indeciso tra due oggetti? I provider di servizi di email marketing ti permettono di testare due (o più) oggetti diversi su campioni ridotti di email, per verificare quale assicura maggiori risultati (in termini di aperture innanzitutto). L’oggetto vincente sarà utilizzato per inviare il messaggio al resto del database di indirizzi. Sono i cosiddetti A/B test.

10 – Può essere utile inserire dei campi dinamici all’interno dell’oggetto: in questo modo, ad esempio, è possibile inserire il nome del destinatario all’interno dell’oggetto della mail garantendo tassi di apertura superiori.

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