Attraverso il nostro blog consigliamo spesso dei libri che riteniamo utili leggere. Questo mese ve ne consiglio due. Il primo è “Avere successo con YouTube. Il video è il Re” di Antonio Tresca e Filippo Bottai, EPC Editore”.
Il 2017, infatti, è stato considerato da molti l’anno dei video, e se il contenuto è Re, nei prossimi anni il video continuerà ad essere il Re dei contenuti, anche per le aziende.
Gli utenti amano fruire di questi tipo di contenuti perché sono più ricchi e coinvolgenti rispetto a testi e immagini. Attenzione però: come primo passo, prima ancora di realizzare il primo video o di aprire il proprio canale YouTube, c’è una cosa fondamentale che un’azienda deve fare: definire la propria strategia. Occorre rispondere alla domanda: “Perché voglio fare video?”.
A essere precisi è un passo che l’azienda dovrebbe fare ogni volta che mette in campo una qualche iniziativa di comunicazione. Ma in questo occasione ci focalizziamo sui video. La domanda posta potrebbe sembrare banale, ma la risposta costituisce le fondamenta imprescindibili sui cui si baserà tutto quello che l’azienda produrrà. È opportuno quindi cercare di aver chiaro sin da subito il perché si impegneranno tempo e risorse nella creazione di video.
Alla domanda alcune aziende rispondo “per avere più clienti”, “per sviluppare la notorietà del proprio marchio” o “per dare visibilità ai miei prodotti e ottenere conversioni”. Questi però non sono dei veri perché: sono semplicemente dei risultati che un canale YouTube può generare o meno.
La tua azienda deve avere ben chiaro il suo scopo, quello che in cui crede fermamente, quello che va la di là del profitto o della visibilità, la vera ragione per cui sei convinto che ci sia il bisogno di un canale come il tuo, ovvero il valore aggiunto che il tuo canale può generare.
Strategia di video marketing: parti dal perché
L’importanza di questo concetto è stato elaborato in dettaglio da Simon Sinek nel suo volume “Partire dal perché” (edito in Italia da FrancoAngeli). Il ragionamento che Sinek fa, studiando aziende leader nel loro settore, è semplice, ma efficace. Sinek ha coniato il termine “Golden Circle”, il cerchio dorato, per raffigurare graficamente, con tre cerchi concentrici, il “perché” (why), il “come” (how), il “cosa” (what) di un’attività e il rapporto che intercorre tra questi elementi nel momento in cui devi impostare una strategia comunicativa.
Chiunque è in grado di spiegare che cosa offre al pubblico (what). Molti sanno in che modo differenziare la propria offerta (how). Pochi riescono nell’impresa di comunicare perché offrono i loro contenuti (why).
La maggior parte delle aziende, infatti, si concentra prima sul cosa, passa per il come e infine trascura il perché, affrontando il Golden Circle dall’esterno verso l’interno.
Il successo, invece, arriva nel momento in cui la priorità diventa il perché e si sviluppa la propria strategia dall’interno verso l’esterno.
Antonio Tresca e Filippo Bottai portano come esempio ideale di quanto detto l’Harley Davidson. Se si attenesse alla strategia convenzionale, ovvero partendo dal “che cosa”, la Harley svilupperebbe una comunicazione di questo tipo:
- vendiamo motociclette dal design unico;
- grazie alla nostra esperienza secolare siamo in grado di produrre mezzi inimitabili e dal fascino inconfondibile;
- ne vorresti acquistare una?
Ma la Harley Davidson non si attiene alla strategia convenzionale, infatti comunica:
- noi crediamo nel cambiamento dello status quo, nel correre liberi su una strada e nella forza del branco;
- per farlo ci avvaliamo di motociclette del design unico e dal fascino inimitabile;
- vuoi entrare a far parte del nostro gruppo e partecipare a questa esperienza?
Cambiando l’ordine delle informazioni non stai più offrendo un prodotto: stai proponendo di condividere quello in cui credete entrambi. Il primo esempio ci dice che cos’è il prodotto, il secondo ci fa capire perché ne abbiamo bisogno.
Il tuo obiettivo – con i video e con la comunicazione in generale – è coinvolgere coloro che inseguono ciò che insegui tu, entrare in contatto con loro. Solo in questo modo riuscirai a guadagnare un pubblico realmente coinvolto e interessato.
Cerca quindi di identificare il tuo personalissimo “perché”. Concentrati sui tuoi punti di forza: cos’è che ti rende unico o particolarmente bravo in qualche aspetto? Non è semplice, prenditi il tempo necessario.
Questo è il primo passo che ti consente di identificare la “value proposition” della tua azienda, ovvero il motivo per cui il tuo pubblico sente il bisogno di impiegare il suo tempo per guardare i tuoi video e non quelli di altri.
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