Uno degli strumenti di comunicazione più efficace per Studi strutturati (dai 10 professionisti in su) e Pmi, in un ottica di posizionamento e notorietà, è rappresentato dalla relazioni con i media, che consentono di raggiungere i potenziali clienti in modo indiretto, ossia attraverso i media, tradizionali e online.

Rispetto ad altri strumenti di comunicazione, le relazioni con i media hanno il vantaggio di creare una visibilità più credibile e oggettiva: attraverso le relazioni con i media non è l’azienda o lo Studio a parlare di sé, ma sono soggetti esterni credibili e qualificati: i media.

È chiaro che le relazioni con i media non generano business, ma supportano l’attività di promozione attraverso un percorso di notorietà e reputazione che facilita la relazione con nuovi potenziali clienti.

Con quali obiettivi strutturare un’attività di relazioni con i media?

Quest’area di attività ha i seguenti obiettivi prioritari:

  • innalzare il livello di notorietà e di visibilità dell’azienda o dello Studio;
  • creare e, successivamente, consolidare una reputazione coerente con i più generali obiettivi di comunicazione;
  • rafforzare l’associazione spontanea tra il nome dell’azienda o dello Studio e prodotti, servizi, competenze caratterizzanti l’azienda o lo Studio;
  • presidiare le tematiche di competenza divenendo progressivamente un interlocutore qualificato per i media.

La strategia e l’approccio, naturalmente sono funzionali alla tipologia di Studio o azienda in termini di dimensioni, caratteristiche, presidio del mercato, servizi e prodotti offerti.

Livelli di azione sui media

Si possono individuare tre principali livelli di attività sui media che non si escludono tra loro, ma anzi tendono a completarsi e integrarsi col progredire dell’efficacia dell’azione.
In particolare abbiamo un:

  1. posizionamento sui media specialistici, ossia tutte quelle testate o tutte quelle rubriche all’interno di testate più generaliste che si occupano principalmente di realtà aziendali o professionali;
  2. posizionamento sui media settoriali, cioè su tutti i media che sono specializzati su specifiche tematiche e che divengono rilevanti in relazione alle aree di competenza dell’azienda o dello Studio professionale;
  3. posizionamento sui media generalisti (suddivisi in media nazionali e locali). È il livello più ambito e più interessante in chiave di costruzione della reputazione di un marchio e, ovviamente, il più difficile da raggiungere in quanto connesso a variabili di notorietà e di competenza oggettive.

Con quali contenuti accedere a questi media?

Tipologia Obiettivi Target Chiavi di accesso in termini di contenuto
Media specialistici
  • Costruire brand awareness.
  • Valorizzare competenze.
  • Presidiare il mercato.
  • Associare brand e competenze.
  • Settore professionale.
  • Risorse interne ed esterne.
  • Competitors.
  • Stakeholder istituzionali.
  • Novità dell’azienda o dello Studio.
  • Operazioni.
  • Strategie.
  • Visione sul settore.
Media settoriali (per aree di competenza)
  • Posizionarsi nel mercato di riferimento.
  • Valorizzare know-how.
  • Visibilità / Notorietà.
  • Reputazione.
  • Innovazione / Differenziazione.
  • Clienti attuali.
  • Clienti potenziali.
  • Competitors.
  • Opinion leader di settore.
  • Contenuti specialistici.
  • Informazione di servizio su novità settoriali.
  • Nuove chiavi di lettura.
Media generalisti
  • Notorietà.
  • Reputazione.
Tutti i target di riferimento Contenuti legati all’attualità.

 

Fonte: liberamente tratto da Cosetti C., “Marketing e Comunicazione per gli Studi professionali”, Alpha Test, Milano, 2012, pp. 70-76