Come mantenere alta la nostra motivazioneMolti manager, soprattutto quelli impegnati in ruoli di crescente responsabilità, ma anche molti titolari di azienda, abituati quotidianamente a far fronte alle più diverse sfide, talvolta possono trovare difficile darsi i giusti stimoli per aggiungere impegno all’impegno.

Non mancano le notizie che vedono qualche top manager lasciare il proprio importante (e ben retribuito) incarico per ritirarsi a vita privata o per aprire qualche attività alternativa il più delle volte a contatto con la natura, o di qualche imprenditore che decide di cedere tutto pensando “ma chi me lo fa fare?”. Se però non siamo così fortunati (o cinici) da permetterci di prendere tale tipo di decisione forse è meglio fare i conti con noi stessi e trovare il modo di migliorare ancora il nostro approccio al lavoro.

Viene in mente, in questi casi, la verve che dimostrava Mario Silvano, uno dei più importanti formatori alle vendite italiano, che in un suo seminario, a 70 anni suonati citava il suo personale obiettivo professionale, ovvero di imparare perfettamente l’inglese entro tre anni, vista la richiesta crescente di potenziali clienti esteri. Oltre a questo esempio, vi può essere anche un vero e proprio approccio all’automotivazione, come ci illustra Michael Schofield.

Tra gli svantaggi di quando si sale nella scala direzionale dell’azienda, c’è il fatto che più in alto si arriva più soli ci si ritrova. Siamo spesso responsabili, come sales manager, della motivazione quotidiana del team di vendita, ma talvolta dovremmo essere noi a ricevere adeguate motivazioni per perseguire nuovi e rinnovati obiettivi. Ma chi si occupa della nostra motivazione?

La risposta più semplice è che ce ne dobbiamo occupare noi!

Vi sono alcuni accorgimenti da seguire e che possono tornare utili nel riuscire a mantenere alta la nostra motivazione.

1. – Prendiamoci del tempo per riflettere sui nostri successi personali e valutarli con una certa attenzione. E’ sorprendente quanti siano i manager che occupano ruoli di direzione che faticano a ricordare quale sia stata l’ultima occasione in cui si sarebbero dati una pacca sulla spalla, per un lavoro ben svolto o per un obiettivo centrato. Se non siamo in grado noi stessi di riconoscere quando abbiamo fatto un buon lavoro, come possiamo pretendere che siano gli altri a capirlo o a segnalarcelo?

2. – Per questo, alla fine di ogni settimana, può tornare utile annotare anche a penna su un foglio tre cose che siamo riusciti a fare bene nel corso degli ultimi 7 giorni. Qualcosa di cui siamo fieri o qualche obiettivo raggiunto con successo. Alcune ricerche indicano, infatti, che investire tempo nel focalizzare gli aspetti positivi della nostra attività ci aiuta a sentirci energici e più entusiasti per le cose da affrontare in futuro.

Troppo spesso si conclude la settimana pensando a ciò che non è stato fatto e che avremmo dovuto invece fare a tutti i costi, o a cosa non è accaduto e si sperava accadesse, o a ciò che deve essere per forza fatto entro la successiva settimana. Cerchiamo invece di costruire per tempo i motivi su cui cantare vittoria.

3. – Avere un mentore può essere molto utile. Si parla di una persona di cui abbiamo stima e a cui fa piacere la nostra crescita professionale. Teniamoci in contatto con lui, confrontiamoci e scambiamo idee e opinioni. Il giusto mentore avrà sicuramente già percorso i nostri passi e si sarà trovato spesso, in passato, nelle nostre simili situazioni e ci potrà sicuramente dare giuste indicazioni grazie alla sua esperienza.

4. – Crea o unisciti a un gruppo di persone e professionisti con cui condividi l’atteggiamento professionale e con le quali condividere idee, opinioni, punti di vista, tecniche e strategie.

5. – Sii attivo nella lettura di libri, articoli, blog o altre fonti inerenti al tuo ruolo professionale in azienda. E’ molto probabile riuscire a trovare una o più scintille di ispirazione.

6. – Evita le persone negative. Tutti quanti conosciamo persone la cui passione preferita è quella di trovare sempre, comunque e in ogni situazione qualcosa di negativo di cui parlare. Passare il tempo con queste persone sicuramente non ci aiuterà a migliorare la motivazione nel fare o perseguire nulla.

Fonte: Michael Schofield – 50 ways to lead your sales team – bookboon.com

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