scrivere bene ergo vendere bene

“Complimenti per la sua padronanza linguistica” è stato il complimento che ho ricevuto via email alcuni giorni fa dal direttore generale di un’azienda produttrice di serramenti, al quale avevo inviato le slide della presentazione che ho tenuto al Forum Serramenti a Bologna il 15 giugno.

Non avevo mai ricevuto un complimento simile e, al di là della gratificazione, mi ha fatto riflettere su quanto in realtà una scrittura corretta e piacevole sia importante anche in azienda, contribuendo all’immagine e alla credibilità di un’impresa.

In una realtà dominata dalla velocità di internet e dei social media sembra che le buone idee abbiano avuto il sopravvento sul modo di comunicarle e in particolare sullo scrivere in modo corretto dal punto di vista lessicale, grammaticale e sintattico.

Certo, l’errore di battitura, il refuso occasionale ci sarà sempre: errare humanum est! Ma, ad eccezione di alcuni canali (twitter ad esempio), un testo con i tempi verbali giusti, chiaro e corretto dal punto di vista sintattico, fa risparmiare tempo a chi legge e depone a favore della serietà, competenza e credibilità di chi scrive.

Pensiamo a un sito di e-commerce per esempio. Compreresti da un sito dove vi sono refusi nella descrizione dei prodotti o, peggio ancora, nei testi che ti accompagnano lungo il processo d’acquisto? No di certo.

Stesso discorso per un’email commerciale con vari errori e dove magari hanno sbagliato proprio il tuo nome (una volta ho ricevuto un’email in cui Mauro Zamberlan è diventato Mayro Zambrela). Questi refusi possono minare l’efficacia della tua offerta oltre a danneggiare l’immagine della tua azienda.

Scrivere bene è un’abilità che può essere appresa

Questa è la buona notizia. Cerca innanzitutto di conoscere le basi: ortografia, grammatica, sintassi e punteggiatura. All’inizio della mia attività, quando connettersi a internet e navigare non erano così veloci come adesso, mi portavo appresso un vocabolario e un dizionario dei sinonimi e contrari tascabili. Adesso potete mettere tra i preferiti siti come Treccani.it, vocabolario enciclopedico e dei sinonimi in un solo sito, e Accademiadellacrusca.it per dubbi su neologismi e uso corretta dell’italiano.

Alcuni consigli:

  • non fidatevi troppo del correttore automatico di Word;
  • leggete e rileggete quello che scrivete, magari leggendo ad alta voce: l’ascolto attiva aree diverse del cervello;
  • se ne avete la possibilità fate leggere a qualcun altro quello che avete scritto.

Scriviamo in modo chiaro, conciso, scorrevole e non dimentichiamo che stiamo comunicando a delle persone

Evitiamo di scrivere ingolfando il testo di tecnicismi ed espressioni gergali, ovvero evitiamo quelle parole che la maggior parte delle persone del pianeta non avrebbe capito. Talvolta i termini tecnici sono necessari, ma non abusiamone: anche un tecnico apprezza la chiarezza, la semplicità e un tocco di umanità.

Non dimentichiamoci che le persone sono bombardate da comunicazioni scritte: email di lavoro, email personali, account di social media, ecc. Abbiamo pochi secondi per catturare la loro attenzione: cerchiamo di dire subito le cose più importanti in modo chiaro e accattivante. Evitiamo di usare troppe parole ed eliminiamo gli aggettivi inutili: nella scrittura spesso meno vuol dire più (più comprensione e più efficacia).scrivere bene con le massime di Grice

Scrivere bene vuol dire dare valore al nostro pubblico e rispettare le loro esigenze

Possiamo essere i più grandi produttori di serramenti al mondo. Avere i prezzi migliori del mondo. Ma niente di tutto questo importa davvero se ciò che scriviamo e comunichiamo:

  • non valorizza i nostri destinatari come persone e come clienti;
  • non rispetta lo loro intelligenza;
  • non fornisce loro qualcosa di valore, dei contenuti vantaggiosi per la loro vita, la loro professione, la loro azienda.

15 punti da seguire per scrivere con chiarezza e precisione

Ti lascio con una chek list tratta dal volume “Manuale di relazioni pubbliche. Le tecniche e i servizi di base”, a cura di Emanuele Invernizzi (edizioni McGraw-Hill): memorizzala o tienila sempre a portata di mano, ti aiuterà senz’altro a scrivere con chiarezza ed efficacia maggiori:

  1. identifica i destinatari del tuo messaggio;
  2. delimita i contenuti da trattare ed esplicita l’obiettivo che intendi raggiungere;
  3. considera il mezzo con il quale viene trasmesso;
  4. progetta in modo preciso la struttura del tuo testo;
  5. imposta uno stile e un tono precisi;
  6. seleziona le parole adatte ai destinatari, al contenuto e al mezzo;
  7. privilegia le parole brevi, semplici, comuni, concrete e coerenti per aiutare la comprensione e il ricordo;
  8. privilegia i verbi attivi;
  9. quando puoi sostituisci gli aggettivi coi sostantivi e i sostantivi con i verbi;
  10. mantieni i periodi brevi e lineari: massimo 25-30 parole e non più di due frasi per ogni periodo;
  11. usa un linguaggio positivo: sempre meglio affermare qualcosa che negare il suo contrario;
  12. dove puoi, scandisci l’argomento in un punto elenco;
  13. usa con precisione la punteggiatura: consenti al lettore di capire bene tutte le parti del messaggio e anche di… prendere fiato;
  14. limita le sigle, le maiuscole, i luoghi comuni, le parole straniere;
  15. finito di scrivere, fa’ riposare il testo. Poi rileggilo e fallo rileggere a colleghi e/o amici per renderlo il più possibile chiaro al destinatario.