1. Come mai nessuno ci contatta?
2. Perché scrivendo su google una parola ovvia per chi cerca il nostro prodotto noi non usciamo nelle prime pagine?
3. Come mai il sito non dà frutti?
Queste sono 3 domande ovvie che chiunque abbia un sito che non lavora si pone. La risposta è semplice.
Avere un sito non è sufficiente
Sono finiti i tempi in cui era sufficiente avere un sito. Lo si “comprava” e lo si lasciava in internet anche per una decina d’anni. Invariato, sempre uguale a se stesso, e spesso con prodotti ormai vecchi.
Il sito oggi giorno deve resistere alla concorrenza di tutti gli altri siti, quindi deve:
- avere un buon numero di pagine, almeno un centinaio
- essere aggiornato sistematicamente, minimo una volta al mese
- avere eccellenti immagini e ottimi testi
Il sito non è una brochure
Non solo il sito non è una brochure, ma la stessa brochure è oggi molto diversa rispetto al passato e a cambiarla è stato internet. O meglio: internet ha permesso di osservare i comportamenti delle persone, capire a cosa sono interessate, cosa vogliono approfondire, cosa le fa agire come si vuole.
Quindi? Oggi sappiamo che il cliente:
- desidera il controllo su quello che accadrà e vuole valutare precedenti lavori vedendo la galleria delle realizzazioni e leggendo le casehistory
- vuole essere sicuro di fare un buon acquisto e quindi cerca opinioni, commenti e valutazioni di precenti clienti, anche al di fuori del sito
- entra nel sito attraverso altri canali che sono i motori di ricerca e i social-media; essere esclusi da questi significa perdere la fetta principale di clienti
Il sito è solo la base per fare webmarketing
Il sito è una “condizione igienica” di un business. Lo spiego con un esempio:
In passato in albergo era un lusso avere il “bagno in camera”, ora è inaccettabile non averlo. Ora per quadagnarsi le 5 stelle si deve offrire ben altro e comunque gli alberghi migliori di stelle ne hanno 7. Allo stesso modo una attività deve:
- avere alcuni profili social, realmente attivi e alimentati più volte alla settimana
- avere una newsletter o un blog
- essere presente in siti e portali
- catturare nominativi e inviare mailing
- considerare l’opportunità di sponsorizzazioni e advertising in Google, socialmedia e portali di settore
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