Il biglietto da visita è uno tra gli strumenti più importanti che tu abbia. Dovresti metterlo in tutte le mani che stringi perché contiene le informazioni fondamentali per contattarti. Lo puoi aggiungere alle cartelle che lasci ai clienti, lo puoi inserire nelle lettere e puoi anche riutilizzarlo nelle pagine gialle o in un banner internet per pubblicizzare te e la tua attività.

pubblicato in Retail

Biglietti da visita che ti fanno lavorare

Gli elementi che non devono mancare

Tre gli elementi fondamentali di un biglietto da visita che fa lavorare:

  • deve avere un aspetto professionale,
  •  deve essere leggibile
  • e deve indicare con chiarezza cosa fai o cosa vendi.

Lo spazio a disposizione per fare tutto questo è minimo, solo 9 per 5 centimetri, ma è più che sufficiente.
Il marchio è fondamentale. Va realizzato da un professionista perché è l’immagine con cui tu o la tua azienda sarete identificati. Spesso può rappresentare con un simbolo il prodotto o il servizio venduto. Deve essere facilmente trasformabile in tutte le dimensioni per applicarlo ad esempio su carta intestata, insegne o teloni dei furgoni. Sono preferibili soluzioni senza sfumature che hanno rese ottimali anche con timbri e fax. Se dal nome aziendale non è chiaro che cosa fai, cura molto il pay-off che in ogni caso non dovrebbe mai mancare. Il play-off è una brevissima frase che sintetizza l’essenza dell’azienda.

Biglietti da visita che ti fanno lavorare

Presenza di tutti i dati

Nome e cognome, telefono (eventualmente cellulare), indirizzo (completo di CAP e numero civico che serviranno anche per impostare il navigatore dell’auto) e P.IVA devono essere presenti. I clienti ormai pretendono anche il sito internet e l’e-mail. Chi è abituato a monitorare il suo sito sa che, dopo la visita del rappresentante, il cliente cerca il sito aziendale. Se si teme di essere sommersi dallo spam (i messaggi spazzatura) è possibile usare due tipi di e-mail: uno generale presente nei recapiti ufficiali e uno riservato da dare personalmente ad esempio ai clienti con cui si è in trattativa e a chi fa parte del proprio network (ad esempio rivenditori, tecnici progettisti e giornalisti).

Leggibilità

La dimensione del testo deve essere sufficientemente grande e i colori visibili. Evita tonalità eccessivamente chiare come grigio-perla, verde acido, giallo o celeste. Attenzione alla sovrapposizione di colori simili e agli sfondi lavorati che interferiscono con il testo stampato. Anche il tipo di carattere deve essere di facile lettura, quindi non usare stili fantasia o calligrafici. Tutti questi elementi oltre a ostacolare la lettura possono rendere dozzinale la propria presentazione.

Biglietti da visita che ti fanno lavorare

Cattivi esempi di biglietti da visita. Il primo è poco leggibile, del secondo non si capisce il “Cosa fa/vende” e il terzo ha colori poco contrastati. Questi 3 biglietti, in varia misura, hanno un aspetto non professionale.

Differenziati, fatti riconoscere e ricordare

Il tuo biglietto deve emergere dalla raccolta di biglietti. Non esistono regole ma inventiva e capacità di individuare il proprio elemento distintivo. Un rappresentante d’armi si è fatto stampare dei normali biglietti e poi ha sparato all’intero pacchetto, così ciascun biglietto era contraddistinto da un autentico foro di pallottola. Un dentista li ha fatti sagomare come se fossero stati morsi in un angolo. Alcuni idraulici hanno dei biglietti adesivi che incollano all’interno dello sportello del lavello così sono a portata di vista quando ci si accorge di una perdita d’acqua. Se sei una “componente del tuo prodotto” come ad esempio un venditore o un consulente è buona cosa inserire la tua foto: aiuterà ad associare il nome al tuo volto soprattutto in occasioni in cui si incontrano moltissime persone come alle fiere. Puoi sfruttare anche il retro.

Biglietti da visita che ti fanno lavorare

Qualità di stampa e carta

Carta leggera o stampa “fai da te” danno al cliente l’impressione di avere a che fare con un’azienda scadente e si sarà abbandonati per un’azienda che appare più affidabile. Ma vale la pena fare una brutta impressione con un biglietto stampato approssimativamente? No. Nemmeno economicamente. La stampa professionale ad esempio con www.PrintCarrier.it di 1.000 biglietti stampati a colori fronte e retro su cartoncino pesante ha un costo di c.a 40 euro. La carta bianca pre-tagliata in 250 biglietti, che si trova ad esempio da Buffetti, costa 30 euro.
Come si vede i costi sono così convenienti che in alcuni casi è consigliabile decidere di avere 2 tipi di biglietto, da usare a seconda delle occasioni. Ad esempio uno classico e uno con la propria foto, oppure uno per gli acquirenti privati e uno per gli architetti: con pubblici differenti è naturale dialogare in modi diversi.

La creazione di un biglietto da visita è più complicata di quanto si pensi

È un delicato equilibrio di progetto e stampa che lancia il tuo business e crea la tua immagine. Il segreto per avere una grande biglietto da visita? Investire in un logo. Pagare un designer che crei un segno che ti distingua, il costo per questa operazione varia tra i 1.000 e i 2.000 euro. Fagli realizzare anche il biglietto da visita e chiedi progetto e colori evocativi, diversi da quelli usati dai tuoi diretti concorrenti. Osa perché il “può andare bene” porta alla mediocrità e quest’ultima frena gli affari.