In internet non basta essere presenti; è necessario che i clienti, a cui siamo interessati, ci trovino.
Questo è il punto di partenza. L’impegno prosegue perché il sito deve trattenere il navigatore, spingerlo all’azione e invitarlo a ritornare. Va ricordato che lo scopo di un sito aziendale non è generare visite ma collaborare a produrre ordini. Il sito è un comparto dell’azienda e per essere efficiente deve essere realizzato con professionalità e in sintonia con l’azienda.
Realizzare un sito web che lavora è possibile, osservando 10 regole d’oro.

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Le 10 regole d'oro per un sito aziendale che lavora Le 10 regole d'oro per un sito aziendale che lavora

Internet è uno strumento al servizio dell’azienda. Non è speciale o magico. Per ottenere dei risultati dal proprio sito aziendale è necessario che azienda e webagency collaborino insieme per crearlo e rispettino poche regole fondamentali.

Le 10 regole d'oro per un sito aziendale che lavora

Figura 1 Le dieci regole fondamentali di un sito aziendale che collabora a produrre ordini.

    1. Comparire tra i primi posti nei risultati di ricerca
      Se non sei “cercabile” non sarai trovato. Quando il navigatore cerca un prodotto o un servizio pone al motore di ricerca domande come queste:

      •  utensili per finestre in legno alluminio
      •  sistema veloce per assemblare finestre
      •  utensili lavorazione serramenti in legno
      •  materiale che fa passare luce ma oscuri
      •  calcolo risparmio energetico finestre
      • abbattimento rumore finestre milano…
    2. Il problema è farsi trovare con le parole che usano i navigatori. Ma è fondamentale essere presenti in Google e negli altri motori di ricerca con tutte le pagine che compongono il sito. Alcune soluzioni tecniche come le animazioni sono indigeste ai motori di ricerca: spesso quando un sito si apre con una introduzione animata a essere presente nei motori è solo la prima pagina, mentre le altre non esistono (anche se sono presenti nel sito).
    3. Le pagine devono essere veloci da caricare e da stampare
      È dimostrato che il navigatore attende appena 2-3 secondi e se entro questo tempo la pagina non si è caricata almeno in parte, si muove verso altri siti. È ugualmente importante che la pagina sia facilmente stampabile: fondi colorati o soluzioni che consumano inchiostro non sono stampati con la conseguenza che il navigatore non ricorderà cosa lo ha interessato. Lo sviluppo di internet, contrariamente a quanto si pensa, ha portato a un aumento delle pagine stampate perché è un modo per orientarsi tra la moltitudine di informazioni presenti on-line.
    4. Accessibilità garantita a tutti
      Potete non essere interessati ad un sito accessibile, ma Google e gli altri motori di ricerca sono ciechi. Se volete che il vostro sito aziendale sia letto dai motori di ricerca e poi riproposto ai navigatori deve rispettare le indicazioni del W3C.
    5. Facile da usare
      Navigando nel sito tutto deve essere intuitivo e facile da trovare. Il sito è come una cucina: non è fine a se stessa ma serve a cucinare e quindi i piatti si trovano sopra il lavello, le posate nel primo cassetto… soluzioni fantasiose fanno innervosire. I menu ad esempio devono essere intuitivi, i link evidenti, i testi leggibili e strutturati (titolo, sottotitolo, grassetti, lunghi testi suddivisi in brani, colori nitidi). Violate questa regola e il navigatore si sposterà nel sito di un vostro concorrente.
    6. Dettagliato nel presentare l’azienda
      Ti fideresti di un’azienda che non ha un indirizzo? E di chi sbaglia a darti la sua e-mail?
      Oltre ai recapiti completi presenta anche le tue referenze come ad esempio le realizzazioni:
      ⁃ se sei un produttore o rivenditore di infissi mostra le case in cui hai posato gli infissi,
      ⁃ se realizzi frese mostra gli infissi che si realizzano con i tuoi impianti,
      ⁃ se vendi vernici mostra gli infissi verniciati…
      Un’ottima idea è riportare le testimonianze positive (vere!) dei tuoi clienti.
    7. Il navigatore deve essere stimolato a “fare”
      Offri qualcosa di interessante, per il privato può essere la possibilità di calcolare il risparmio nei costi di riscaldamento e raffrescamento che otterrà con la sostituzione dei suoi vecchi infissi. Al produttore di infissi offri una guida (da scaricare in formato PDF) per facilitare il suo lavoro in cambio dei suoi recapiti che potrai usare in seguito per una campagna di e-mailing.
    8. Contenuti di qualità, aggiornati sistematicamente e con frequenzaSono i contenuti ad attrarre i navigatori e a facilitare un buon posizionamento nei motori di ricerca. Le pagine di maggiore interesse sono le case-history e le fotografie delle realizzazioni. Sono pagine impegnative da creare e aggiornare, ma fanno la differenza.
    9. Integrazione con altri siti e social-media
      Se il sito aziendale è paragonabile al tuo show-room, i social-network sono vetrine in centri commerciali o vie di grande passaggio in cui puoi esporre gratuitamente i tuoi infissi. Sfrutta al massimo questi spazi virtuali, seleziona quelli più adatti alla tua organizzazione e alimentali con fotografie, filmati o racconti di esperienze. Attenzione lo spazio è gratuito ma l’impegno è molto: a tuo carico sono fotografo, “vetrinista”, segretaria, responsabile comunicazione… (anche se decidi di gestire tutto internamente all’azienda devi formare il personale a cui deleghi la gestione di questi strumenti che se usati male hanno un effetto negativo sulle vendite).Le-10-regole-d'oro-per-un copia
    10. Monitorare gli accessi 
      In internet puoi controllare le reazioni del tuo pubblico e in base a queste adattare il tuo modo di presentarti e il tipo di materiale che proponi. È un lavoro che va fatto metodicamente e con la voglia di cambiare adattandosi alle richieste del mercato. Ricorda: il sito è uno strumento per fare business.
    11. Il sito deve piacere al pubblico 
      Il sito lo paga l’azienda ma deve piacere al pubblico che l’azienda vuole attrarre e trasformare in cliente. È una osservazione ovvia e sistematicamente tradita da quelle aziende che decidono di curare in autonomia la gestione del loro sito. Un esempio? Se produci infissi in home-page devi inserire l’immagine di una bella villa in cui sono usate le vostre finestre non la fotografia di un angolare. Racconta la storia di come hai trasformato una casa un un ambiente accogliente in cui vivere felici suscitando l’invidia della vicina impicciona, non dilungarti nel raccontare te, l’evoluzione del tuo capannone e di quanti macchinari ci sono!

 

Cinque mosse per testare il tuo sito. Inizia oggi!

  • Collegati a http://validator.w3.org e inserisci l’url (www.miosito.it) del tuo sito: hai un sito accessibile?
  • Inserisci il tuo url in Google: sono presenti tutte le pagine del tuo sito o solo alcune? Contale.
  • Controlla tutti i recapiti inseriti nel tuo sito: sono corretti?
  • Prova a scriverti una e-mail partendo dai link del tuo sito: funzionano? Se hai più e-mail (amministrazione, info, ufficio tecnico…) tutti ti rispondono?
  • Va su google, inserisci il nome del concorrente che più invidi: quante pagine del suo sito compaiono? Sta già sfruttando alcuni social-media?