Lo sviluppo del digitale e del web sta trasformando il mondo del business. Che ci piaccia o meno l’evoluzione punta in tale direzione e le conseguenze saranno nefaste per chi non saprà adeguarsi. Una notizia pubblicata da Bitmat.it, noto portale dedicato al mondo dell’Information Technology, riporta un dato significativo: l’83% delle imprese fallite nel 2013 non aveva neppure un sito web. Ma se rivolgiamo lo sguardo al futuro, le cose non sembrano migliorare: soltanto il 25% delle imprese presenti oggi sul mercato opererà ancora nel 2020. Il rimanente 75% sarà sparito in favore di nuove realtà digitali.

Avere un sito internet oggi non è più sufficiente, ogni azienda se vuole avere successo nei mercati futuri deve dotarsi di una strategia di marketing digitale ben definita. Eppure pochi sembrano averlo capito. La settimana scorsa ho partecipato a un workshop rivolto a titolari di showroom di serramenti, e mi capitato di sentire ancora frasi del tipo “internet non serve a un c@##o”. La verità è che chi fa queste affermazioni non sa come usare internet: il 94% dei business ha in essere una strategia digitale, ma la maggior parte delle organizzazioni non sa come attuarla.

Iniziare a definire la propria strategia di marketing digitale

Le fondamenta della nostra strategia di marketing digitale vanno costruite cercando di:

  • Sapere se la nostra attività è pronta ad adottare il digital marketing. I prodotti/servizi sono idonei alla promozione online? Si dispone della tecnologia, delle capacità e dell’infrastruttura giuste? Gli attuali processi di business avranno bisogno di cambiamenti? Se sì, quali e come potranno essere accolti?
  • Conoscere la concorrenza. Chi sono i concorrenti principali sul mercato digitale? Sono gli stessi che si trovano offline? Cosa stanno facendo di giusto (da imitare) e di sbagliato (da cui imparare), che cosa non fanno (eventuale opportunità di inserirsi) e come si può differenziare la propria offerta online dalla loro? Ricordate che quando ci si avventura nel web si gioca a livello globale: il vostro concorrente non è l’impresa del vostro stesso settore che opera a 10 km di distanza: non più.
  • Conoscere i propri clienti. Sappiamo con precisione chi sono i nostri clienti e che cosa vogliono? Online serviremo la stessa clientela o ci rivolgeremo a un settore/target diverso? Che uso fanno della tecnologia i nostri clienti e come possiamo sfruttare questo dato per entrare in una relazione vantaggiosa con loro?
  • Sapere dove vogliamo andare. Cosa si vuole ricavare con la nostra strategia di marketing digitale? L’obiettivo è di generare vendite online, creare una lista di contatti di vendita da usare come target, migliorare la notorietà dei propri prodotti o servizi, fare tutte queste cose o qualcosa di completamente diverso? Le mete che ci siamo posti sono i parametri con cui misurare i progressi delle nostre attività di digital marketing.

Vi state ancora chiedendo perché avere una strategia di marketing digitale?

Affrontare le evoluzione dei mercati senza una strategia e un piano formalizzati, è come guidare un’auto con gli occhi chiusi. Con la stesura di un piano di marketing digitale, si sa quali strumenti usare, come usarli e quali risultati aspettarsi. Un piano, inoltre, rende più facile comunicare i vostri obiettivi all’interno dell’azienda e allineare tutti i reparti alla vostra strategia.

Non è solo questione di SEO e/o Social Media. Diffidate di chi risolve la questione di una strategia digitale a un sito web ben ottimizzato e/o a una attività sui social media (visto che va di moda). Con questo non voglio dire che questi aspetti non siano importanti: il SEO (ottimizzazione per i motori di ricerca), per esempio, è la conditio sine qua non per il buon funzionamento di un sito web. Ma il marketing digitale si compone di molti altri strumenti come l’email marketing, il content marketing, le PR online, il mobile marketing e altro ancora. Una strategia di marketing digitale ben pianificata vi aiuterà a scegliere e utilizzare i canali utili per promuovere il vostro business online.

Come garantire che la propria strategia di marketing genererà i risultati attesi? Il modo migliore sarebbe quello diassumere una società di marketing digitale con esperienza in modo da sapere cosa aspettarsi, senza preoccuparsi del come. In molti casi, però, le piccole aziende preferiscono gestire internamente le attività di marketing digitale (o parte di esse) quindi è bene imparare come farle funzionare.

Alcuni suggerimenti di marketing digitale per le Pmi

  1. Decidere quali strumenti usare e quando, ma cercare di utilizzare tutto in una volta (senza avere esperienza o personale competente) può essere controproducente. Occorre procedere con metodo, avendo ben chiari i motivi e gli obiettivi della scelta:
    1. Sito web. Rimane il perno del proprio mondo digitale. Non può più essere una semplice vetrina, ma fungere da motore di conversione per il traffico che dirigerete ad esso;
    2. SEO. Come ho già sottolineato, è fondamentale che il contenuto del sito sia allineato con ciò che i potenziali clienti stanno effettivamente cercando, e venga presentato in un modo che sia accessibile sia ai motori di ricerca che ai navigatori. I risultati delle ricerche organiche e naturali sono il luogo in cui bisogna essere se si vuole incrementare il traffico mirato verso il proprio sito;
    3. Social media. Sono uno strumento prezioso per costruire un contatto diretto con i potenziali clienti. I risultati non saranno immediati, ma arriveranno se saprete parlare con le persone e non solo a informarle. Scegliete un social, quello che ritenete più utile. Testatelo e quando avrete capito come interagire e coinvolgere le persone, allora potrete adottarne un altro (sempre se utile);
    4. PR online. Servirsi dei canali online per diffondere articoli e comunicati stampa contribuisce a costruire una percezione positiva del proprio marchio e/o a proporsi come una fonte autorevole in un determinato settore;
    5. Pay-per-click search advertising (PPC). A seconda dell’attività e delle parole chiave scelte, questa modalità può essere estremamente efficace nel generare velocemente un traffico di ricerche. Vantaggiosa per nicchie di mercato, in alcuni casi richiede parole chiave sempre più concorrenziali e troppo dispendiose per le piccole imprese.
  2. Ricordatevi del Content marketing. Se ci pensate tutto il web è praticamente formato di contenuti. Produrre contenuti di qualità è uno dei modi più efficaci per costruire autorevolezza, attrarre visitatori e convertirli in clienti, porre le basi per creare una relazione di fiducia. Non voglio entrare nel dettaglio, se volete potete leggere alcuni miei articoli sull’argomento.
  3. Non trascurate l’Email marketing. Nonostante lo spam e le affermazioni di alcuni presunti “internet guru”, l’email marketing è vivo e vegeto e rimane uno strumento importante, soprattutto per mantenere relazioni continuative con i clienti esistenti e i prospect che abbiamo “opzionato” per l’invio di informazioni. In ogni casi uno dei vostri principali obiettivi dovrebbe essere quello di aumentare e profilare la vostra e-mailing list.
  4. Siate disposti a pagare per la promozione. Non sempre è possibile fare tutto gratuitamente (senza contare l’investimento di tempo). Che si tratti di una campagna PPC su AdWords o di promuoversi su Facebook o LinkedIn, pagare per la promozione talvolta è inevitabile (una buona strategia digitale lo può prevedere e dotarsi di un adeguato budget).
  5. Misurate i vostri risultati. Tutto è misurabile: questo è il bello del marketing digitale. Potete sapere quante persone hanno visitato il vostro sito web, che pagine hanno visitato, per quanto tempo, cosa hanno cliccato, quello che hanno fatto in seguito, quali canali digitali stanno fornendo più traffico, come vanno i tassi di conversione, ecc.
    Per gestire correttamente tutti questi numeri è opportuno misurare con precisione (usando gli strumenti giusti), ma anche memorizzarli in modo da rilevare i progressi compiuti, calcolare i costi e i relativi profitti. Senza un adeguato monitoraggio, una campagna di marketing digitale è inutile.

Fonti:


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