Colleghi e clienti mi chiedono spesso quale efficacia possa avere una newsletter sui risultati della loro attività. La risposta non è facile. Una ricerca condotta nel 2010, presso oltre 1100 aziende B2B del Nord America, rivelò che il 55% di queste riteneva efficaci le newsletter. L’esperienza fatta con la newsletter dello studio, attiva da oltre 20 anni è questa: quando BlockNotes Marketing non è stata pubblicata per brevi periodi, molti destinatari mi chiedevano perché li avessi cancellati dalla mailing list.

Ecco una prima risposta al compito di una newsletter: alimentare una relazione, non farsi dimenticare dai clienti attivi e da quelli potenziali. L’avvento di internet ha reso più economico la pubblicazione di una e-newsletter perché sono venuti meno i costi di stampa e di spedizione. Rimangono però i costi di produzione dei contenuti e l’impegno a mantenere la regolarità della pubblicazione.

La scelta di una newsletter vale anche per:

  • Comunicare notizie aziendali, informazioni su prodotti e servizi, novità o premi ricevuti;
  • Stabilire un colloquio, sebbene a distanza, con gli interlocutori dell’azienda;
  • Favorire tempestive risposte dal mercato;
  • Risparmiare rispetto ad altri mezzi di comunicazione;
  • Misurare, con gli opportuni strumenti, il livello di interesse dei clienti riguardo argomentazioni, cosa offrire in futuro, temi da approfondire, ecc.;
  • Guadagnare fiducia e credibilità presso i clienti;
  • Fare promozione e sostenere le attività dei rivenditori.

Una newsletter funziona quando l’azienda, nei giudizi dei lettori, non fa spam e non li irrita a causa di una periodicità troppo stretta.
Ecco alcuni consigli se volete autopubblicare la vostra newsletter:

  1. Scegliete uno schema (template) che renda facile l’impaginazione, come scrivere una lettera.
  2. Usate immagini per “sintetizzare” il messaggio dei singoli articoli.
  3. Rispettate la periodicità, di preferenza mensile o trimestrale.
  4. Formate all’interno dell’azienda un gruppo responsabile dei contenuti e della sua pubblicazione rispettosa del calendario stabilito.
  5. Evitate di farne un contenitore di schede tecniche.
  6. Preoccupatevi che sia KISS (Keep It Short and Sweet) cioè corta e piacevole.

All’inizio fatevi aiutare da un redattore esterno. In questo campo lo studio ha accumulato un’ampia esperienza.