Fa la differenza tra successo e fallimento. Non è un’affermazione esagerata, perché è l’immagine con cui ci si presenta: il riflesso dell’azienda, dei prodotti e dei servizi. Crea l’identità, incrementa la visibilità, è un avvio per generare fiducia.

pubblicato da Nuova Finestra

Il biglietto da visita? È uno strumento per vendere.
Differenziati con valore, o muori con il prezzo.
Jeffrey Gitomer

Dopo che la spettacolare presentazione e l’enfatizzazione degli ottimi prodotti e servizi è terminata, spesso il biglietto da visita è l’unica cosa che rimane. Se il suo aspetto è dozzinale e ordinario è questo che rifletterà dell’azienda.
La sua rilevanza è tale che va affrontato per quello che è, ovverosia una business card, “carta d’affari”. Ecco alcuni punti da tenere a mente quando lo si ordina.

 

  1. Le persone giudicano a partire dal biglietto. 
    Ha un aspetto professionale? Oppure sembra il risultato di un “fai da te”? Nessuno si fida a intraprendere affari con chi appare dilettantistico. Il biglietto è un riflesso della persona, dell’azienda e del prodotto, quindi da un fantastico biglietto ci si aspetta un fantastico lavoro, da uno mediocre un lavoro altrettanto mediocre. Questa associazione è ancora più vera se l’attività è legata al design o si hanno rapporti con clienti per i quali il design è importante, come gli architetti.
    È opportuno investire in un logo, per ottenere un marchio che si distingua, e affidare a un professionista anche la progettazione del biglietto, che con tecnica, esperienza e creatività sa trasformare un cartoncino di 8 per 5 centimetri in uno strumento di vendita efficace. Un’altra buona idea è inserire la propria foto, perché questo facilita il ricordo. Una persona che sta per fare un acquisto importante sicuramente incontra molti venditori e tende a confondersi: apprezzerà quindi la foto che gli permetterà di associare il volto della persona con cui ha discusso l’offerta con i suoi dati.
  2. Le informazioni fondamentali devono essere evidenti.È ovvio quello che offre l’azienda? Ci sono tutti i recapiti: indirizzo, email, telefono, fax, cellulare, sito internet, nome e cognome…? Sono corretti? È incredibile quanto spesso questi tre elementi manchino.Una buona idea è utilizzare entrambe le facciate del biglietto: da un lato per riportare marchio, recapiti e una sintetica descrizione dell’attività, tenendo presente che sarà l’unico lato visibile se il biglietto è inserito in un raccoglitore; dall’altra ad esempio una lista dei servizi offerti, un’offerta particolare, oppure informazioni per “fare crescere” il cliente e guidarlo a un acquisto migliore.
  3. Distinguersi per essere unici.
    Un aspetto ordinario impedisce di emergere dalla raccolta dei biglietti. Un biglietto simile alla media non impressionerà e si farà scordare. È il caso di assumersi il rischio e osare: è solo un biglietto e il danno non può essere superiore all’oblio e all’assenza di affari. Per ottenere questo risultato ad esempio:

    • usare colori suggestivi e particolari tecniche di stampa come inchiostri metallizzati, superficie a specchio, effetti a rilievo o intagli;
    • sfruttare il retro per inserire qualcosa di insolito, che può essere occasione per rompere il ghiaccio e iniziare la conversazione;
    • trasformare il biglietto in qualcos’altro come un adesivo, un magnete o un profumatore per auto.
  4. Restare connessi.Il biglietto da visita è tra i mezzi più economici per farsi pubblicità. Affinché sia efficace va trovato il giusto equilibrio tra il piccolo spazio a disposizione e le informazioni da inserire. Un ottimo modo è affidarsi a internet, inserendo indirizzi web, QR e icone che rimandano a socialmedia e al sito aziendale. Attenzione! Quando si invita un cliente ad approfondire in internet ci si deve assicurare che quanto troverà sia positivo, professionale e aggiornato. È indispensabile il sito aziendale che deve rispondere alle esigenze del mercato in cui si opera e alle richieste del target a cui ci si rivolge. Se si sceglie di integrarlo con alcuni socialmedia, questi devono essere accuratamente selezionati in base alle proprie esigenze e alla disponibilità di materiale e tempo. Infatti se i socialmedia da un lato sono gratuiti, dall’altro richiedono molto tempo ed energie, soprattutto se si vuole favorire le vendite.Il biglietto da visita È uno strumento per vendere
  5. Distribuirlo in modo massiccio.
    Consegnare un biglietto è come lanciare un amo. Più ami si lasciano in giro, maggiori sono le possibilità di essere contattati. Il costo in pratica non varia perché l’investimento per il progetto grafico è fisso, mentre la stampa incide solo in piccola parte, ad esempio la stampa di 1.000 o 2.000 biglietti differisce di soli 10 euro, anche meno. Quindi vanno distribuiti in abbondanza, ecco come fare:
    Si deve avere sempre con sé una scorta (anche dal benzinaio) ed essere pronti a distribuirli.
    Se si incontra un professionista (ad esempio un architetto) si deve chiedere “Quanti biglietti servono per lei e i suoi collaboratori/colleghi?”. Se si incontra un privato dire invece “Questo è per lei e questo è per la sua consorte”.
    C’è poi un’arma in più, infatti il biglietto può essere informatizzato ed inserito in ogni e-mail. Il modo più facile è trasformarlo in immagine (jpeg); il più efficace è integrare la grafica con la trascrizione dei recapiti in modo che sia facile per chi lo desidera archiviarli nella propria rubrica informatica (vcard). In entrambi i casi sarà possibile vedere tutte le informazioni in un unico piccolo documento.

Prendi in mano il tuo biglietto e chiediti:

  • Cosa dice di te il tuo biglietto da visita (business card)?
  • Ti aiuta a differenziarti?
  • Chi lo riceve ti ricorderà guardandolo a distanza di mesi?
  • Come potrai essere contattato?
  • In questo momento quanti biglietti potresti distribuire in base alla scorta che possiedi?

Sii sincero, stai facendo questo per migliorare le tue vendite.

Attenzione a questi errori!

1. Non pretendere che il lavoro sia fatto di corsa: la fretta non ha mai portato a buoni lavori. Se hai estrema urgenza di un biglietto c’è qualcosa che non va.
2. Non risparmiare all’osso: non stai spendendo in biglietti da visita, stai investendo nell’immagine che rappresenta te e il tuo business.
3. Non dirti “va abbastanza bene”, otterrai solo mediocrità.
4. Non “ficcare” tutto quello che puoi nel biglietto, ma non fare nemmeno l’opposto.
5. Non imbrigliare le capacità del tuo grafico ma lasciati guidare. Se qualcosa non ti convince fatti spiegare i motivi per i quali ha fatto le scelte che non condividi e discutine con serenità per ottenere un biglietto d’effetto.