L’ultima domenica di gennaio 2016 ho visitato il Museo archeologico nazionale di Ferrara.

“Qui sono conservate collezioni di ceramica Attica tra le più belle e famose in Europa, bronzi e gioielli etruschi d’oro e di ambra, giochi e maschere funerarie, fiabeschi balsamari di vetro colorato, cippi e urne in marmo insieme a suppellettili comuni, tutti provenienti dall’antica città di Spina, fiorente porto dell’Adriatico, tra il VI° ed il III° sec. a.C., alla foce del Po” (fonte: www.artguidestudio.com)

Le collezioni esposte nelle singole sale sono accompagnate da manifesti esplicativi. Da due di questi ho ricopiato i versi riportati sotto.

I primi parlano della produzione di vasi e degli “imprenditori” che per venderli hanno scelto una strategia multicanale (mercato e strade) e augurano loro di ricevere il giusto prezzo. Ma gli imprenditori sono invitati a non apparire sfrontati (cioè insolenti, irriguardosi e strafottenti) e “falsari” perché in caso contrario il poeta richiamerà con il suo canto (passaparola, social media (?)) l’attenzione dei clienti che distruggeranno quel forno (impresa) perché getteranno il malocchio (…diffonderanno una cattiva nomea).

“Il mio canto è per voi vasai.
Vieni, Atena e stendi la tua mano sopra
il forno, e che le coppe si anneriscano
bene, e i vasi siano ben cotti e ricevano
il giusto prezzo, molti essendo venduti
al mercato, molti altri per le strade,
e che il guadagno sia grande…
Ma se voi vasai vi mostrerete sfrontati e
commetterete il falso (con il mio canto)
convocherò i distruttori del forno,
Spaccatore e Frantumatore,
e il feroce Conquistatore, che getteranno
il malocchio sull’arte…”

Pseudo Omero (VI sec. a.C.)

Nei successivi versi sono descritti i motivi che suggeriscono l’organizzazione di una convention e indicano come condurre la stessa.

“Salute a voi convitati …dopo aver cominciato da un
discorso buono, finisco con un discorso buono.
Quando noi amici ci riuniamo per un’impresa come
questa bisogna che ridiamo e scherziamo rispettando
l’equilibrio e che stando insieme ci diamo buon tempo,
chiacchierando fra di noi e scherzando quel tanto
che ci porti al riso. Ma poi segua serietà e ascoltiamo
a vicenda quelli che parlano: questa è la virtù
del simposio…”

Carme elegiaco anonimo

Foto: www.archeoferrara.beniculturali.it