La prima cosa che ci colpisce quando incontriamo una persona è il suo sorriso. Studi condotti sull’argomento hanno posto in rilievo che un volto sorridente evoca nell’interlocutore gioia. Si tende inoltre a ricordare di più i nomi delle persone che sorridono. Accogliete con un sorriso il cliente che entra nel vostro showroom.

Articolo pubblicato da GriFfer Magazine

Il dizionario Garzanti della lingua italiana alla voce sorridere dice: “mostrare un aspetto piacevole, tale da infondere un senso di letizia e di conforto”. Vale anche per “avere un comportamento affabile, benevolo”. Accogliere un ospite, perché tale è un cliente, con un sorriso lo si spinge a sorridere, ad avere un comportamento affabile nei vostri confronti.
E questa situazione – “Io sorrido”, “Il cliente sorride” – favorisce un clima sereno, di (quasi) collaborazione che riduce a conversazione il colloquio di vendita.
Perché succede questo? Perché siamo portati a imitare, anche senza volerlo, il comportamento di chi abbiamo di fronte. Il fenomeno è opera dei “neuroni specchio”, così denominati dal prof. Giacomo Rizzolati e dal suo gruppo di ricerca di Parma.
La prima osservazione avvenne nel 1992. I neuroni specchio si attivano quando si compie un’azione e anche quando si osserva la medesima azione compiuta da altri. È come se vedere e fare fossero una cosa sola.

Chi non sa sorridere, non apra un negozio. (proverbio cinese)

Ma per un venditore è importante sapere che i neuroni specchio, oltre ad aiutarci a imitare gli altri, sono anche responsabili dell’empatia umana, cioè della capacità di immedesimarsi in un’altra persona, di calarsi nei suoi pensieri e stati d’animo. Questi neuroni inviano segnali al sistema limbico, l’area del cervello responsabile dell’origine e della gestione delle emozioni, che ci mette in sintonia con i sentimenti e le risposte degli altri.
Gli studi proseguiti all’Università di Yale hanno scoperto che un sorriso è la forza più potente di cui disponiamo per influenzare gli altri.
Sì perché il comportamento degli altri modifica la nostra esperienza d’acquisto, e alla fine influenza le nostre decisione.
Ritornate a vostre esperienze d’acquisto all’interno di negozi diversi. Quando vi siete sentiti bene, quasi sicuramente le commesse erano sorridenti e vi parlavano in modo affabile.
Questa è una buona notizia, perché tutti noi possiamo generare sufficiente energia per un sorriso. Il sorriso è stato anche definito come un piccolo atto che mette a posto un sacco di cose. Ma per stabilire una buona relazione a lungo non basta un sorriso. L’attenzione che ci siamo procurati con il sorriso va conservata comunicando con il nostro interlocutore, il cliente, con sincerità e onestà, accompagnate da passione.
Per concludere, un caldo e amichevole sorriso è una cosa molto bella. Pensateci e provate a sorridere; in tempi brevi vi troverete con le vendite in crescita.